
Purtroppo i risultati parlano chiaro, le imprese che hanno assunto meno giovani sono state quelle che hanno visto bloccati i pensionamenti dalla legge Fornero. Posizione condivisa dal presidente dell'Inps Tito Boeri, intervenuto in occasione della presentazione di 'New skills at work in Italy', un programma triennale il cui obiettivo è quello di fornire utili informazioni sui cambiamenti del mercato del lavoro e consigli sull'incremento dell'occupazione nel nostro Paese. Progetto, curato da Jp Morgan Chase Foundation e dall'Università Bocconi . Boeri ha nuovamente rilanciato sul tema della flessibilità previdenziale, affermando che la sua introduzione può incidere favorevolmente sul drammatico dato della disoccupazione giovanile. Il numero uno dell'Inps ha inoltre detto che il governo deve introdurre ora la flessibilità in uscita dal mondo del lavoro, adesso che si avverte realmente il bisogno, senza aspettare ancora, dal momento che nei prossimi anni il sistema troverebbe un proprio equilibrio.
Per Boeri il Jobs Act è un passo avanti, parere condiviso dal direttore generale di Confindustria, Marcella Panucci, la quale vede nel jobs act l'opportunità di spingere le imprese a preferire il tempo indeterminato, creando quindi più incentivi a investire in formazione.
Dal lato della produttività, la Panucci riconosce che l’attuale modello salariale non è in grado di modificarne in meglio la dinamica, dunque Confindustria resta determinata nella valorizzazione dei contratti decentrati di secondo livello.
Nessun commento:
Posta un commento