Tra le novità
105 euro di aumento mensili
e norme più stringenti in tema di sicurezza
Firmato il rinnovo del contratto nazionale dell’industria alimentare, scaduto il 30 novembre 2015 e che interessa circa 400 mila lavoratori. La notizia viene comunicata da Sergio Modanesi, Segretario Generale UILA Emilia-Romagna, che presiederà l’attivo regionale di tutti i delegati del settore, previsto a Bologna il 19 febbraio per l’approvazione del rinnovo. La firma arriva dopo la rottura del tavolo negoziale dello scorso 11 gennaio, che aveva condotto alla mobilitazione sindacale.
Modanesi spiega i punti salienti dell'accordo: “La trattativa iniziata il 3 febbraio ha visto impegnate le delegazioni Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil con Federalimentare, ha portato a un rinnovo di grande valore e di prospettiva, che incrementa il salario reale dei lavoratori e introduce importanti innovazioni in tema di assetti contrattuali, welfare e bilateralità, sicurezza, mercato del lavoro, conciliazione tempi di vita e lavoro. La durata del contratto diventa quadriennale, con un incremento salariale a regime di 105 euro mensili, erogati in cinque tranche:
€20 dal 1-1-2016; €15 dal 1-10-2016; €20 dal 1- 10-2017; €25 dal 1-10-2018, €25 dal 1-9-2019.
Restano in vigore scatti di anzianità e premi di produzione, inizialmente messi in discussione da Federalimentare.
Restano in vigore scatti di anzianità e premi di produzione, inizialmente messi in discussione da Federalimentare.
In materia di welfare sono state rafforzate ed estese le funzioni del fondo Fasa e sono state posticipate le contribuzioni a carico dei lavoratori, per garantire una integrazione salariale ai dipendenti che hanno perso il lavoro e ai quali mancano non più di 24 mesi al godimento della pensione e per trasformazioni volontarie part-time al fine di garantire un ponte generazionale per le nuove leve.
Sotto il profilo degli assetti contrattuali siamo riusciti a rafforzare entrambi i livelli negoziali. In particolare, quello nazionale diventa sempre di più autorità salariale, mentre il livello decentrato si rafforza con la possibilità, ove non vi sono le Rsu, di subentro delle federazioni Fai, Flai e Uila. Sul versante sicurezza, viene introdotto l’Rls di sito, al fine di assicurare prevenzione e sicurezza a tutti i lavoratori di uno stesso sito produttivo. Novità anche sul fronte del part time, di cui viene rivista la disciplina attraverso l’affermazione del concetto di reversibilità e l’introduzione del diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo pieno nell'ambito di più siti nello stesso Comune, accanto alla previsione di incremento dal 5 al 7 per cento del limite massimo dei lavoratori a tempo parziale. Di interesse il congedo per le donne vittime di violenza, con l’aggiunta di ulteriori tre mesi retribuiti a carico dell’azienda rispetto ai tre già previsti dalla legge e il Protocollo, da definirsi entro la stesura, contro molestie sessuali e mobbing. Si tratta di un rinnovo che dà risposte concrete ai lavoratori e sfida le imprese sul piano della produttività, dell’innovazione, della partecipazione, che conferma l’autorità salariale del Ccnl e un orario di lavoro con limiti e controlli contrattuali".
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