
Tutti i professionisti hanno diritto a un equo compenso. La Commissione Bilancio del Senato ha approvato l’emendamento alla legge di conversione del decreto fiscale che stabilisce il diritto a un compenso minimo al di sotto del quale non si potrà scendere e dovrà essere proporzionato alla qualità e quantità del lavoro. Per gli avvocati, il riferimento saranno i parametri stabiliti con il Dm 55/2014 utilizzati dai tribunali; per gli altri ordini professionali valgono i parametri utilizzati dai tribunali, mentre per le professioni ex legge 4/2013 questo aspetto resta da chiarire.
Un diritto che scatta quando il committente è una banca, un’assicurazione o una grande azienda; anche la pubblica amministrazione dovrà garantire il principio dell’equo compenso in relazione alle prestazioni rese dai professionisti in esecuzione di incarichi conferiti dopo l’entrata in vigore della presente legge. Per la pubblica amministrazione è esclusa l’applicazione retroattiva del principio, prevista invece per gli altri casi.
Fonte: il sole 24 ore