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lunedì 10 dicembre 2018

Settore edile: riduzione dei contributi previdenziali e assistenziali in favore dei datori di lavoro

Il 31 ottobre 2018, la Corte dei Conti ha registrato il Decreto 4 ottobre 2018 del Direttore Generale per le Politiche previdenziali e assicurative, di concerto con il Ragioniere Generale dello Stato del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Con il Decreto, la riduzione dei contributi previdenziali e assistenziali in favore dei datori di lavoro del settore edile è stata confermata nella misura dell’11,50% per l’anno 2018, come stabilito negli anni passati.
La riduzione ha effetto sull’ammontare delle contribuzioni dovute all’INPS e all’INAIL diverse da quelle di pertinenza del Fondo pensioni lavoratori dipendenti
consulenti del lavoro.it

giovedì 29 novembre 2018

Asseverazione: il marchio di qualità che fa riconoscere un'azienda sana

           

Grazie all’asseverazione dei rapporti di lavoro (Asse.Co.) i Consulenti del Lavoro provano ad incentivare il lavoro regolare ed aiutare l’attività ispettiva del ministero. Le aziende dotate di Asse.Co. potranno ottenere due benefici immediati:
1)   la riduzione della possibilità di avere un’ispezione
2)   la certezza della regolarità della posizione aziendale, qualora l’azienda rientri fra quelle scelte a campione.

A seguito del Protocollo d’intesa siglato tra Ministero del Lavoro e Consiglio Nazionale dell’Ordine, è già operativa la piattaforma predisposta dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro che permette ai Consulenti di “asseverare” la regolarità contributiva e retributiva delle imprese nella gestione dei rapporti di lavoro, semplificando gli adempimenti e promuovendo al tempo stesso la cultura della legalità. Con l’ottenimento della conformità contributiva e retributiva, le aziende “certificate” entreranno a far parte dei criteri di selezione dell'attività ispettiva del Ministero del Lavoro, che terrà conto delle aziende “asseverate” nella definizione degli accertamenti e potrà utilizzare l’asseverazione anche per la verifica delle regolarità delle imprese negli appalti privati. Asse.Co. sarà rilasciata dal Consiglio Nazionale dell’Ordine, su istanza volontaria del datore di lavoro, sulla base di due dichiarazioni di responsabilità: una del datore di lavoro sulla non commissione di illeciti nell’anno precedente l’istanza (lavoro minorile, tempi di lavoro, sicurezza sul lavoro, lavoro nero); l’altra del Consulente del Lavoro sulla sussistenza dei requisiti per il rilascio del Durc e sul rispetto della contrattazione collettiva. L’elenco delle aziende che otterranno l’asseverazione sarà pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro. Il Consulente “asseveratore” è sinonimo di legalità, da un lato, per via della sua iscrizione ad un Ordine sottoposto alla vigilanza del Ministero del lavoro e, dall’altro,  per l’adeguata preparazione specifica. Il consulente del lavoro per rilasciare l’Asse.Co, infatti, deve seguire un corso di formazione, al termine del quale sarà rilasciato un attestato di formazione che permetterà di accedere alla procedura Asse.Co. per dare il via al processo di asseverazione.

fonte: consulenti del lavoro.it

giovedì 22 novembre 2018

ISPETTORATO NAZIONALE DEL LAVORO

 Sanzione per mancato versamento della retribuzione  con strumenti tracciabili ai sensi dell’art. 1, comma 913, L. n. 205/2017 maxisanzione per lavoro “nero”.
l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, con nota prot. n. 9294 del 9 novembre 2018,  ha chiarito che, in caso di lavoro “nero” con applicazione della maxisanzione, laddove sia accertata l’effettiva erogazione della retribuzione in contanti si ritiene applicabile la sanzione amministrativa  nei confronti del datore di lavoro che non si sia avvalso di strumenti di pagamento tracciabili per retribuire il lavoratore. 
Link

fonte: consulenti del lavoro

mercoledì 12 settembre 2018

Il Decreto Dignità è legge

Queste in sintesi le principali misure:
  •  proroga del bonus assunzioni (di durata triennale e con tetto massimo di 3 mila euro) sino al 2020, ossia dello sgravio contributivo al 50% per chi assume a tempo indeterminato giovani sotto i 35 anni.
  • A partire dal primo novembre 2018 (sino ad allora si applicheranno le vecchie regole), la durata massima dei contratti a termine è di 12 mesi, che possono essere innalzati fino a 24 mesi purché vengano indicate specifiche causali. Mentre se i rinnovi non vengono giustificati, il contratto si trasformerà automaticamente in indeterminato.
  • È previsto l'esonero della disciplina dello stop&go, cioè l'interruzione tra un contratto a termine e un altro per il lavoro in somministrazione.
  • contratti a tempo determinato, compresi quelli in somministrazione, non possono superare il 30% dei contratti a tempo indeterminato nella stessa azienda. Previste anche multe di 20 euro al giorno.
  • Si prevede l’aumento dello 0,5% del contributo addizionale – attualmente pari all’1,4% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali – a carico del datore di lavoro, per i rapporti di lavoro subordinato non a tempo indeterminato, in caso di rinnovo del contratto a tempo determinato, anche in somministrazione.
  • E’ previsto un parziale reimpiego dei “voucher”. Detti buoni lavoro, della durata massima di 10 giorni contro gli attuali 3 giorni, potranno essere utilizzati dalle aziende agricole e da quelle alberghiere con non più di 18 dipendenti.
  • Sono previste sanzioni per chi delocalizza l’impresa. Entro 5 anni, infatti, l’imprenditore sarà tenuto a restituire l’aiuto di Stato ricevuto con maggiorazione degli interessi.
  • Vengono aumentate le indennità in caso di offerta conciliativa per i licenziamenti illegittimi. Le mensilità da corrispondere passano da un minimo di 2 a un massimo di 27 (a oggi sono minimo due, massimo 18).
  • Abolizione dello split payment per i professionisti. Lo Stato non tratterrà direttamente l’Iva applicata dai professionisti che collaborano con la P.a., ma saranno i professionisti stessi a incassarla e riversarla all'erario. 
  • Slitta il termine per lo spesometro relativo al terzo trimestre del 2018: l’invio telematico all’Agenzia delle entrate dovrà avvenire entro il 28 febbraio 2019, non più entro il prossimo 30 novembre. Vengono espressamente specificate le scadenze per i contribuenti che optano per la trasmissione dei dati con cadenza semestrale: 30 settembre del medesimo anno per il primo semestre, 28 febbraio dell’anno successivo per il secondo semestre.
  • Per tutto il 2018, per effetto della proroga, i professionisti e le imprese che vantano crediti nei confronti della P.a., potranno compensarli con le somme dovute a seguito di iscrizione a ruolo.
  • Per i possessori di partita IVA è previsto l’esonero dall’annotazione nei registri IVA in vista dell’obbligo di fatturazione elettronica in vigore dal primo gennaio del 2019.
  • La quota delle assunzioni che le Regioni potranno fare nel triennio 2019-2021 sarà destinata al rafforzamento degli organici dei Centri per l'impiego, secondo modalità definite con accordo da concludere in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano entro il 31 marzo di ciascun anno.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               fonte: cilp

venerdì 27 luglio 2018

Consulenze senza iscrizione all’albo, è esercizio abusivo anche se il cliente è informato


La Corte di Cassazione, sesta sezione penale, con sentenza n. 33464 del 18 luglio 2018, ha confermato la condanna di un professionista per esercizio abusivo della professione, in quanto, agendo quale titolare di uno studio, aveva esercitato abusivamente delle prestazioni per cui era espressamente prevista l’iscrizione all’albo (nella specie, dei commercialisti e degli esperti contabili o quello dei consulenti del lavoro). E questo anche se l’imputato medesimo aveva preventivamente informato il proprio cliente dell’assenza di abilitazione.

Reato di esercizio abusivo: inquadramento giurisprudenziale

I Giudici Supremi, respingendo una ad una le doglianze del professionista, hanno confermato l’assoggettabilità alla disciplina ordinistica dell’attività di consulenza tributaria e, quindi, l’integrazione del reato di esercizio abusivo di una professione nei termini di cui all’art. 348 c.p., laddove l’attività professionale venga esercitata, come nella specie, in assenza di abilitazione dello Stato.
La giurisprudenza di legittimità – si legge nella sentenza – ha dato all’esercizio abusivo della professione, una lettura espressiva del rispetto dei livelli di competenza necessari a garantire tutela ad interessi pubblici a protezione costituzionale. Per il meccanismo del rinvio alla disposizione extrapenale, il citato art. 348 c.p. diviene una sorta di “norma penale in bianco”, in quanto presuppone l’esistenza di altre norme volte ad individuare le professioni per le quali è richiesta la speciale abilitazione dello Stato e, con l’indicato titolo, le condizioni soggettive ed oggettive – tra le quali l’iscrizione ad un apposito albo – in mancanza delle quali l’esercizio risulta abusivo.
La nozione di esercizio abusivo della professione viene in considerazione nel suo duplice significato. E’ tale infatti il comportamento di chi eserciti la professione in assenza di prescritta abilitazione statale, qualora detto esercizio si connoti per una pluralità di atti che, pur non riservati in via esclusiva alla competenza di una specifica professione, nel loro continuo ed oneroso riproporsi, degenerino in una situazione di apparenza evocativa, con conseguente affidamento incolpevole della clientela.
Ciò detto, a nulla è valso per il ricorrente dedurre la genericità dell’attività di consulenza tributaria ed aziendale, posto che correttamente la Corte territoriale ha ricondotto l’attività ascritta all’imputato (tenuta della contabilità delle imprese e consulenze in materia tributaria e di lavoro), a quella che per legge è richiesta l'iscrizione all'albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili o a quello dei consulenti del lavoro con conseguente integrazione del reato di esercizio abusivo. 

fonte: diritto.it


venerdì 20 luglio 2018

FERIE ESTIVE

L’esatta determinazione del periodo feriale, presupponendo una valutazione comparativa di diverse esigenze, spetta unicamente al datore di lavoro. Il potere discrezionale del datore di lavoro di fissare l’epoca delle ferie, però, non è privo di vincoli. Egli infatti è tenuto a:
  • tenere conto degli interessi del lavoratore (art. 2109 codice civile);
  • comunicare al lavoratore il periodo stabilito per il godimento delle ferie con sufficiente preavviso in modo da consentire al lavoratore di organizzare al meglio il riposo concesso;
  • rispettare il principio per cui le ferie devono essere godute entro l’anno e non successivamente.

     
Pertanto, è illegittima la determinazione unilaterale del periodo di godimento delle ferie da parte del datore di lavoro allorché:
  • non venga tenuto conto anche degli interessi dei lavoratori e non vi siano comprovate esigenze organizzative aziendali;
  • non venga salvaguardata la funzione fondamentale delle ferie, ossia di consentire al lavoratore la reintegrazione delle energie psicofisiche.


fonte: diritti e risposte

mercoledì 11 luglio 2018

Le novità previste dal decreto Dignità per i lavoratori precari

Al contratto di lavoro subordinato può essere apposto un termine di durata non superiore a dodici mesi. Al contratto può essere apposto un termine avente una durata superiore comunque non oltre ventiquattro mesi solo in presenza di almeno una delle seguenti condizioni: 

a) esigenze temporanee e oggettive, estranee all’ordinaria attività per esigenze sostitutive di altri lavoratori; 

b) esigenze connesse a incrementi temporanei, significativi e non programmabili dell’attività ordinaria.

Per i rapporti di lavoro di durata non superiore a dodici mesi, l’apposizione del termine del contratto è priva di effetto se non risulta da atto scritto, una copia del quale deve essere consegnata dal datore di lavoro al lavoratore entro cinque giorni lavorativi dall’inizio della prestazione e può essere liberamente prorogato nell'arco dei primi dodici mesi. 
In caso di proroga dello stesso rapporto superiore ai dodici mesi, la specificazione delle esigenze è necessaria. 
Le disposizioni del decreto si applicano ai contratti stipulati dopo l'entrata in vigore della legge nonché ai rinnovi ed alle proroghe dei contratti in essere.

giovedì 21 giugno 2018

"Nuove imprese a tasso zero", Invitalia aiuta under36 e donne di ogni età

Agevolazioni ancora sfruttabili per tutti gli under36 e le donne di ogni età che desiderano avviare un’attività imprenditoriale o l’hanno già fatto da meno di un anno. La misura d’intervento sostenuta da Invitalia infatti prevede il finanziamento a tasso zero di progetti d’impresa con spese fino a 1,5 milioni di euro e può coprire fino al 75% delle spese totali ammissibili, con l’obiettivo di far nascere o crescere nuove piccole e medie imprese in Italia.
La dotazione finanziaria per “Nuove imprese a tasso zero” è di circa 150 milioni di euro e le agevolazioni saranno concesse fino all’esaurimento dei fondi. Le domande saranno valutate in base all’ordine cronologico di arrivo e non ci sono graduatorie.
Sono finanziabili le iniziative per:
  • Produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli;
  • Fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
  • Commercio di beni e servizi;
  • Turismo.
La domanda all’incentivo si presenta esclusivamente online, attraverso la piattaforma informatica di Invitalia e per avviare la richiesta è necessario:
  1. Registrarsi ai servizi online di Invitalia, indicando un indirizzo di posta elettronica ordinario;
  2. Accedere al sito riservato per compilare direttamente online la domanda, caricare il business plan e la documentazione da allegare;
  3. Per concludere la procedura di presentazione della domanda è necessario disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
Invitalia inoltre offre un "servizio di accompagnamento" alla presentazione della domanda, che consiste in un supporto metodologico per la compilazione del piano d’impresa (incontri "one to one" via Skype) ed è richiedibile chiamando il numero 848-886886.
Per ulteriori informazioni sulla presentazione della domanda all'incentivo è possibile consultare l'apposita sezione sul sito di Invitalia.
  

Fonte cliclavoro

martedì 22 maggio 2018

Privacy: il 25 maggio in vigore il nuovo Regolamento UE






Risultati immagini per immagini fondazione consulenti del lavoroIl nuovo Regolamento UE in materia di protezione dei dati personali entrerà in vigore il 25 maggio, senza rinvii: è quanto chiarisce la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro nel parere n. 1/2018.
Nel parere si spiega perché il Regolamento UE 2016/679 sarà immediatamente vincolante e direttamente applicabile in ogni sua parte sia per gli Stati membri che per i cittadini. Si chiarisce inoltre che non incide sull'efficacia della nuova normativa il giudizio sulla compatibilità dello schema di decreto legislativo, adottato in base alla Legge delega n. 163/2017 per l’adeguamento del quadro normativo nazionale alle nuove disposizioni.



giovedì 22 marzo 2018

Obbligo contributivo artigiani di fatto



L’INPS, nel messaggio n. 1138 del 14 marzo 2018, fornisce alcuni chiarimenti utili all'esatta  individuazione dei destinatari dell'iscrizione alla gestione artigiani, i c.d. “artigiani di fatto”. In caso di esercizio di attività che richiedono specifiche competenze tecnico-professionali a tutela degli utenti, da parte di un titolare che ne sia sprovvisto e che quindi esercita l’attività in modo abusivo non può essere esonerato nell'adempimento degli obblighi previdenziali per il periodo di esercizio effettivo dell’attività. In questo caso, la decorrenza da attribuire all'iscrizione  coincide naturalmente con la data di inizio dell’attività, nei limiti della prescrizione quinquennale.
 Link

lunedì 29 gennaio 2018

Gestione Artigiani e Commercianti – Imposizione contributiva, emissione in corso anno d’imposta 2017

Facendo seguito alla circolare n° 22 del 31.01.2017, avente ad oggetto “La contribuzione dovuta per l’anno 2017 dagli Artigiani e dagli Esercenti attività commerciali”, si comunica che è stata ultimata una nuova elaborazione dell’imposizione contributiva per tutti i soggetti iscritti alla gestione per l’anno 2017 e per eventuali periodi precedenti non già interessati da imposizione contributiva.



A seguito della predetta attività sono stati predisposti i modelli “F24” necessari per il versamento della contribuzione dovuta secondo le disposizioni di cui alla citata circolare.


Detti modelli F24 saranno disponibili, in versione precompilata, nel Cassetto Previdenziale per Artigiani e Commercianti alla sezione “Posizione assicurativa” – “Dati del modello F24”, dove sarà possibile consultare anche il prospetto di sintesi degli importi dovuti con le relative scadenze e causali di pagamento.

E’ previsto, inoltre, l’invio di e-mail di alert ai titolari di posizione assicurativa, ovvero loro intermediari delegati, per i quali si è in possesso di recapito e-mail.

L’accesso ai Servizi del Cassetto Previdenziale per Artigiani e Commercianti avviene, come di consueto, tramite PIN del soggetto titolare di posizione contributiva ovvero di un suo intermediario in possesso di delega in corso di validità. 


messaggio Inps n. 319 del 23.01.2018

lunedì 8 gennaio 2018

IN VIGORE LA LEGGE DI BILANCIO 2018




  Dagli incentivi per gli interventi di ristrutturazione edilizia al rifinanziamento della "Nuova Sabatini" per le piccole e medie imprese; dalla conferma del super ed iper ammortamento alla web tax con l'aliquota del 3% a partire dal 1° gennaio 2019. Sono numerose le misure stanziate dalla Legge 27 dicembre 2017 n.205,
pubblicata in Gazzetta Ufficiale n.302 del 29.12.2017, ed entrate in vigore dal 1° gennaio 2018. 

In materia fiscale, in particolare, cambia il termine per la presentazione dei dati delle fatture emesse e ricevute: si passa dal 16 settembre al 30 settembre. Slitta anche il termine per presentare le dichiarazioni dei redditi ed IRAP: dal 30 settembre al 31 ottobre. Nello stesso giorno si dovranno presentare anche le dichiarazioni dei sostituti di imposta e trasmettere le certificazioni uniche in via telematica. Viene, poi, rifinanziato il credito d'imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi da destinare alle strutture produttive del Mezzogiorno. Si amplia, inoltre, la soglia reddituale per fruire del bonus 80 euro e si confermano i parametri ministeriali per l'individuazione di un equo compenso per i professionisti.


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