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venerdì 29 aprile 2016

Gli approfondimenti su: Lavoro a chiamata, detassazione per risultati aziendali e Co.Co.Co.

La legge di stabilità 2016 ha introdotto, dopo la pausa 2015, a regime una disciplina fiscale agevolata sugli emolumenti retributivi di ammontare variabile, erogati ai lavoratori dipendenti, in esecuzione di contratti aziendali o territoriali, la cui corresponsione sia legata a incrementi di produttività, nonché sulle somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa. Prima arriva la pubblicazione del decreto interministeriale 25 marzo 2016 sul sito del Ministero del Lavoro e l’avviso in Gazzetta Ufficiale, e prima prenderanno il via gli accordi tra le parti sociali anche per individuare altri parametri oltre i 19 già espressi nel decreto per beneficiare della detassazione e più confacenti alle specificità dei singoli settori di appartenenza delle imprese. 
Il contratto intermittente (cd a chiamata) può coprire al massimo 400 giornate di effettivo lavoro nell’arco di 3 anni solari. Il Dl 76/2013 (articolo 7, comma 2) ha introdotto tale limite ed il primo periodo di valutazione si riferisce alle prestazioni effettuate dal 28 giugno 2013 al 28 giugno 2016. La norma prevede che, fermi restando i presupposti di instaurazione del rapporto e con l'eccezione dei settori del turismo, dei pubblici esercizi e dello spettacolo, il contratto di lavoro intermittente è ammesso, per ciascun lavoratore con il medesimo datore di lavoro, per un periodo complessivamente non superiore alle 400 giornate di effettivo lavoro nell'arco di 3 anni solari. In caso di superamento del predetto periodo il relativo contratto si trasformerà in un rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato. Il triennio di riferimento sul quale effettuare la verifica del limite, trattandosi di anni solari, è mobile.
Con l’art. 54 del D.Lgs. n. 81/15 il legislatore ha inteso promuovere la “stabilizzazione dell’occupazione”, mediante il ricorso ai contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato nonché garantire il corretto utilizzo dei contratti di lavoro autonomo.  Tale disposizione non contiene, però, alcuna matrice di autodenuncia o elementi che possano far scattare presunzioni di illegittimità, ciò in quanto essa è tesa al promuove la stabile occupazione in un assetto speciale che, come unicum nell’attuale sistema normativo, determina come effetto premiale l’estinzione ex lege di ogni illecito amministrativo, contributivo e fiscale connesso con la qualificazione del rapporto, per la serena attuazione delle stabilizzazione ad opera delle imprese. Ne deriva l’impossibilità per gli uffici ispettivi di poter in alcun modo disconoscere tali rapporti o emettere sanzioni, salva l’ipotesi delle attività ispettiva già avviata ed in tal senso deve leggersi la risposta ad interpello n. 2/2016 come sviluppata nell’interpello n.3/2016, ove si afferma testualmente che “qualora l'accesso ispettivo abbia luogo a procedura di stabilizzazione in corso (ad es. sia stata già presentata istanza di conciliazione ovvero non siano ancora trascorsi dodici mesi dall'assunzione dei lavoratori interessati), il rispetto delle condizioni di cui all'art. 54 del D.Lgs. n.81/2015 potrà determinare I' estinzione degli eventuali illeciti accertati all' esito dell’ispezione” .
Fonte: ANCL

mercoledì 20 aprile 2016

Diffusi i dati INPS sui contratti

Sono stati diffusi ieri dall'INPS i dati sui contratti di lavoro che evidenziano, a febbraio 2016, un rallentamento complessivo delle assunzioni. La flessione può spiegarsi, essenzialmente, con la riduzione dei contratti a tempo indeterminato.
Era prevedibile che il boom dei contratti a tempo indeterminato a dicembre 2015, l'ultimo in cui si poteva usufruire dell'esonero contributivo triennale pieno, potesse assorbire assunzioni normalmente previste per i mesi successivi. 400 mila rapporti di lavoro (tra attivazioni e trasformazioni), quasi il quadruplo dei 107 mila medi degli 11 mesi precedenti.
Questo è stato un vantaggio anche per i lavoratori che hanno visto così anticipata la loro assunzione con un contratto a tempo indeterminato.
I dati confermano l'effetto positivo determinato sul mercato del lavoro dalle nuove regole introdotte dal Jobs Act e dal meccanismo della decontribuzione. Le cifre relative all'anno 2015, indicano un marcato aumento dei contratti a tempo indeterminato, con un significativo + 911 mila unita rispetto al 2014.

venerdì 8 aprile 2016

Ammortizzatori in deroga: 200 milioni a disposizione di Regioni e Province autonome

Firmato il decreto che dispone la prima ripartizione delle risorse per l'anno 2016.
Dal 7 aprile 2016 sono a  disposizione delle Regioni e delle Province autonome di Bolzano e Trento 200 milioni di Euro per la concessione dei trattamenti di cassa integrazione e di mobilità in deroga per l'anno 2016.
È infatti operativo il decreto firmato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, e dal Ministro dell'Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, che assegna le relative risorse finanziarie, a carico del Fondo Sociale per l'Occupazione e Formazione.
Il decreto costituisce la prima ripartizione di risorse per gli ammortizzatori in deroga dell'anno in corso, effettuata sulla base del riparto concordato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome il 26 settembre 2013.