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venerdì 11 dicembre 2015

Confcommercio: l'illegalità costa 27 miliardi di euro





Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, ha dichiarato che alle imprese l'illegalità e l'evasione costano 27 miliardi di euro e annuncia che sono a rischio 263 mila posti di lavoro.
Uomini e donne che lavorano nel commercio, negli alberghi e nei pubblici esercizi.

Tutte le istituzioni sono in stato d'allarme e chiedono che vengano prese misure per contrastare questo fenomeno tutto italiano.

A mio parere la notizia non è poi così eclatante, da moltissimi anni vediamo svilupparsi l'abusivismo nel commercio all'interno del nostro Paese.

Le istituzioni, a partire dai sindacati che devono salvaguardare i posti di lavoro dei dipendenti e  gli organi di vigilanza, fino ad arrivare ai palazzi del potere, cosa hanno mai fatto realmente quando sono sorte le fabbriche che producono griff false?
Cosa fanno ancora oggi quando vedono centinaia di migliaia di venditori abusivi che spaziano dal nord al sud dell'Italia?
Come reagiscono quando vedono prodotti non conformi alle norme europee nelle vetrine o sulle bancarelle dei mercatini rionali?
Davvero pensano che non è compito loro prendere iniziative contro questa forma di illegalità permanentemente diffusa?

E' dovere morale che ognuno faccia la sua parte e di finirla una volta per tutte con lo scarica barile. Non si può più aspettare che siano altri a porre fine a questa piaga che distrugge la nostra economia, che danneggia tantissime imprese e manda in malora tutto il made in Italy.








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